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Palermo 30/31 marzo 2012
Conferenza nazionale PD per l'Infanzia e l'Adolescenza
F O R U M 

Per una nuova politica dell'adolescenza
di Francesca Fascella
Studente Master
Adolesco, Adolescere: "Crescere" non è una nuova frontiera d'appagamento giovanile, nè tantomeno una chiusura finitoria della crescita umana, giammai una nuova argomentativa d'arrichimento intellettivo, spirituale e progressista per le nuove aspirazioni formative dell'adolescente e dell'uomo futuro. Definiamo con certezza storica le nuove fasi della vita dell'uomo. Con l'avvento delle materie psichiche il sentimento adolescenziale, era inesistente per la concezione pre-psichica. Psicanalisti come Freud, Bloss e St. Hall definiscono (nella fase bio-psicologica) l'adolescente come una prospettiva vitale (ricca d'eroticità), un nuovo tendere emozionale-curativo. Mentre M.Mead, B.Malinowski e Franz Boas concentrarono i loro studi sull'aspetto socio-antropologico dell'adolescente. Margaret Mead focalizzò (in confronto con lo studio bio-psicologico Freudiano) il suo lavoro etno-antropologico sul periodo dell'adolescenza nelle Isole Samoa, in esso inoltre, venivano analizzati il contesto sociale ed educativo che concorrevano alla formazione della personalità della donna durante un periodo estremamente critico e decisivo ai fini di un corretto adattamento dell'individuo ai valori riconosciuti come positivi dalla sua società. Di conseguenza, il significato dello studio della Mead consisteva dunque nel mostrare come a valori culturali diversi corrispondessero modelli educativi differenziati, e come questi ultimi dessero luogo alla formazione di personalità individuali diversamente orientate. In conclusione, grazie a questo lavoro e alla descrizione dei costumi familiari e della formazione delle inclinazioni sessuali dei Samoani, Margaret Mead sottoponeva allo sguardo etnocentrico del genitore, del pedagogista e dell'assistente sociale statunitensi un'esperienza di vita diversa, contribuendo in tal modo a rendere più articolato l'orizzonte teorico e pratico al cui interno si era mossa fino a quel momento l'esperienza educativa statunitense. Due filoni, due visioni di significato di cultura (sull'infanzia e sull'adolescenza) s'affiancano alla Psicologia Umana. E allora quali meccanismi d'educazione adottare per un nuovo accordo/patto generazionale tra infanti/adolescenti e adulti? E ancora come affrontare, consolidare e riformare alla luce dei cambiamenti innovativi dell'uomo, la carta dei diritti sull'infanzia e l'adolescenza? Sia al primo che al secondo quesito, risponderemo: "Ricreando nuovi (con spirito antico) modelli educativi e personalizzati". Una nuova frontiera educativa emerge per ri-formare la nuova humanitas!
30-03-2012